domenica 27 dicembre 2015

Letter SI MUOVE - Incontro alla Libreria Zaum di Bari

Lo scorso 27 novembre sono stata a Bari presso la Libreria Zaum a parlare della creaturina, Letter to the World: Martha Graham danza Emily Dickinson assieme all'amica oltre che drammaturga Valeria Simone. Sfortunatamente il treno ha avuto un ritardo mostruoso a causa dell'allagamento di un fiume. Ma arrivata in libreria, c'erano ancora numerose persone ad attendermi. È stata una bellissima chiacchierata, ringrazio di cuore la Libreria per l'accoglienza e l'ospitalità, Valeria Simone per avermi lanciato il là su alcuni degli aspetti più importanti del libro e Angela D'Ottavio e Annarita Taronna per l'aiuto nell'organizzazione. Qui di seguito un paio di foto.




























26 dicembre 2015

venerdì 25 dicembre 2015

Conferenza Adaptation and the Metropolis, Londra

La conferenza Adaptation adn the Metropolis a Senate House, Londra, del 24 e 25 settembre, è andata molto bene. Vi ho partecipato con un intervento su Lamentation di Martha Graham. Un resoconto dettagliato appare in inglese sul mio altro blog, qui. Di seguito alcune foto.

Senate House, Londra.

Inizio conferenza.

Una delle mie slide.

Il programma della conferenza.

25 dicembre 2015

mercoledì 25 novembre 2015

giovedì 12 novembre 2015

Alberto Spadolini e la danza

È online il mio saggio del 2007, "Alberto Spadolini e la danza" a questo link del sito albertospadolini.it e sulla mia pagina di Academia.edu, qui. È uno dei primi che ho scritto e sono molto grata al nipote di Spadolini, Marco Travaglini, per avermi aiutato nelle ricerche sullo zio. Qui sotto la foto iniziale del saggio che analizzo e che dà il via al mio ragionamento sul danzatore pittore marchigiano.




























12 novembre 2015

lunedì 14 settembre 2015

Adaptation and the Metropolis, 10° Conferenza della AAS

Immagine, http://www.thesecretworld.com/



















Dal 24 al 25 settembre 2015 a Senate House, Londra, si terrà la 10° Conferenza dell'AAS (Association of Adaptation Studies), intitolata, Adaptation and the Metropolis.Vi prenderò parte con l'intervento dal titolo, "Kinetic lines, embodied perspectives: Martha Graham's Lamentation and the City of New York". Qui il programma della conferenza. Sono molto contenta di questo evento e del mio intervento. Presto altre info al riguardo.

14 settebre 2015

giovedì 20 agosto 2015

Letter - RECENSIONI

Nel numero di luglio/agosto (263) di Danza&Danza è uscita una bella recensione del mio libro, Letter to the World: Martha Graham danza Emily Dickinson. La firma è di Maria Luisa Buzzi, attuale direttore della rivista, che ringrazio molto.




20 agosto 2015

lunedì 17 agosto 2015

Aperitivo in Danza

Dialogo semiserio tra parole e gesti sulla poeticità e democraticità della danza
A cura di Rosella Simonari, studiosa di danza, e Stefania Zepponi, coreografa e direttrice artistica di Hexperimenta
Parte di Inteatro Festival
2 luglio 2015, ore 19, Raval, Ancona

Se io dico danza voi cosa dite? Questa la domanda di apertura che Rosella Simonari e Stefania Zepponi hanno rivolto alle persone intervenute all’Aperitivo in Danza, evento parte del Festival 

 Inteatro. Parlare di danza è importante, farlo durante un aperitivo è anche piacevole. Simonari e Zepponi hanno ragionato su alcuni aspetti dell’arte coreutica, a partire dalle domande che hanno rivolto al pubblico. E il pubblico ha risposto con riflessioni stimolanti che hanno dato il via a brevi 

 dibattiti: la danza come passione, la danza come energia, la danza e la musica, la danza a teatro, la danza per strada.


 Il locale che ha ospitato l’evento, Raval, ha riservato dei tavoli fuori all’aperto e questo ha permesso ad alcune delle danzatrici di Hexperimenta di commentare cineticamente i discorsi che si facevano 

sulla danza eseguendo delle piccole variazioni sul posto o spostandosi nello spazio.
La bella serata si è conclusa con una coreografia di gruppo composta di gesti che alcune persone del

pubblico hanno suggerito in risposta ad una richiesta avanzata da Zepponi. Perché la danza può essere fatta anche di piccoli semplici gesti della nostra quotidianità, gesti che ripetuti in sequenza possono dar luogo ad una splendida coreografia. Il video della performance è stato inserito su facebook, qui il link.
Le foto sono di Chiara Scarponi.

17 agosto 2015

sabato 18 luglio 2015

Letter SI MUOVE - Incontro alla Libreria Il Grillo Parlante di Chiaravalle

Il 2 maggio vi è stato l'ultimo incontro del tour di presentazioni prima dell'estate. La Librerai Il Grillo Parlante di Chiaravalle (Ancona) è piuttosto attiva sul territorio con presentazioni che si susseguono durante l'anno. Parlare di Letter to the World con Enrico Guida presso la sua libreria è stato stimolante e le domande del pubblico curiose e attente. Ringrazio molto Guida per aver organizzato l'evento e coloro che sono intervenuti. Qui alcune immagini.






18 luglio 2015

Letter SI MUOVE - "Così lontane, così vicine: Martha Graham ed Emily Dickinson"

Dopo una pausa riprendo ad aggiornare il blog e riprendo dal tour di presentazioni del mio libro, Letter to the World: Martha Graham danza Emily Dickinson. Il 29 aprile sono stata all'Istituto di Istruzione Superiore "Matteo Ricci" di Macerata a tenere la lezione "Così lontante, così vicine: Martha Graham ed Emily Dickisnon" che si inseriva nel contesto del Tè letterario, una serie di eventi culturali promossi dall'Istituto. Ringrazio la professoressa Michela Meschini per avermi invitato e tutti gli studenti e coloro che sono intervenuti per esserci stati.
Il 29 aprile era anche la Gionrata Internazionale della Danza promossa dall'Unesco ed è stato particolarmente bello celebrarla parlando di Graham e Dickinson. Qui alcune immagini.






18 luglio 2015

domenica 31 maggio 2015

Le parole del corpo - Il teatro fisico di Michela Lucenti/Balletto Civile

Claudia Provvedini, Le parole del corpo – Il teatro fisico di Michela Lucenti/Balletto Civile, Corazzano, Titivillus, 2012.


Scrivere un diario di viaggio su di una compagnia di teatro fisico, accompagnarla nel percorso creativo e durante le performance degli spettacoli, essere testimone di un cammino fatto di sperimentazione, disciplina, commistione fra i linguaggi e senso di comunità e restituirlo al lettore in modo intenso, dinamico, oculato. Questo il lavoro fatto dal critico teatrale Claudi Provvedini che ha seguito Balletto Civile – collettivo nomade di performers, per diversi anni. Sono pagine di appunti, riflessioni e osservazioni quelle di Provvedini, che spesso cita le parole, opinioni e pensieri dei membri della compagnia e non solo e di quelli del direttore artistico e performer Michela Lucenti.

Provvedini è un critico teatrale, non di danza, aspetto importante per comprendere il suo sguardo. Non vi sono infatti molti riferimenti all’arte coreutica (Pina Bausch viene solo menzionata) e in una frase forse un po’ azzardata dichiara, “della danza ci si può ‘liberare’, guardando un lavoro di Balletto Civile, del teatro mai”. Ma il suo sguardo ha il merito di sondare il forte impianto teatrale della compagnia e di fornirci gli strumenti per capire l’importanza del suo lavoro di impegno sociale e scrittura del corpo.

Ma veniamo al dunque, Balletto Civile. Il nome, innanzi tutto. Lucenti lo spiega in modo esemplare, riconducendo la parola ‘balletto’ ad uno dei suoi significati principali, ossia ‘azione danzata’, “noi facciamo questo. ‘Civile’ perché molto spesso la danza è intesa come qualcosa di etereo, esteticamente bello, qualcosa che non si sporca con la realtà. Per me invece la Danza ha una valenza politica, nel senso più profondo della ‘polis’.” E alla polis va collegato anche il senso di comunità intrinseco nella compagnia, fatta di danzatori, attori “o persone particolari” che vivendo e lavorando insieme, trovano il “modo per indirizzare la propria forza”. 

Balletto Civile però, nonostante il nome, non è una compagnia di danza o non soltanto. Il termine 'coreografia' non viene spesso utilizzato nel testo e l'espressione che ricorre e che ritroviamo nel titolo, è 'teatro fisico' che si rifà ad un genere teatrale che racconta soprattutto attraverso la fisicità dei corpi in movimento. Un esempio celebre è la compagnia inglese DV8 che Lucenti cita nell'intervista fattale da Provvedini e posta nella parte finale del libro. Quindi il termine 'balletto' nel nome del collettivo deve essere pensato davvero nel senso di 'azione danzata' e, alla luce delle opere prodotte, un'azione danzata profondamente radicata nella realtà.
Le opere stesse esprimono questo aspetto, come Il sacro della primavera, L’amore segreto di Ofelia e Col sole in fronte. Provvedini si inoltra in queste e altre quattro opere che sono divenute tappe fondamentali del teatro fisico di Balletto Civile, Woyzec ricavato dal vuoto, Paradise, Generale!! O l’azione di un fucile e Peso piuma

Il sacro della primavera (2011), scrittura fisica di Lucenti, reinterpreta il balletto culto del Novecento Le Sacre du printemps (1913) di Vaslav Nijinsky in chiave moderna, pensando alla primavera come ad una rivoluzione, “una meravigliosa metafora di questa generazione che attende obbligata allo stallo, osservata, spiata, pensata, vergine perché impossibilitata a fare da sola. / A godere.” E i performers corrono e si rincorrono, parlano, urlano la loro rabbia frustrata, con ironica maestria.

L’amore segreto di Ofelia (2010), scrittura fisica di Lucenti, si ispira all’omonimo testo di Steven Berkoff tradotto dall’inglese da Adele D’Arcangelo e vede Lucenti nei panni della dolce Ofelia e Maurizio Camilli, che, oltre ad essere interprete, di solito cura le drammaturgie sonore della compagnia, nel ruolo di un Amleto guerriero. Il testo di Berkoff immagina un amore epistolare fra i due e lo rende attraverso trentanove lettere monologo. Lucenti e Camilli incarnano una scrittura fisica fatta di movimenti, parole e linguaggi che si intersecano, “lui diventa dolcezza da rovesciare in forza, lei attributi di potere da riempire di sottomissione”.

Col sole in fronte (2009) riprende la storia di cronaca su Pietro Maso che nel 1991 uccise i propri genitori. In questo caso il testo è scritto da Maurizio Camilli e la scrittura fisica sempre di Lucenti. "È una storia di violenza gratuita" sottolinea Provvedini che sceglie di iniziare il racconto di quest'opera dalla fine, dove si configura "una Pietà al contrario dove sembra essere il Figlio (assassino) ad accogliere tra le braccia la Madre morta (punita)", quasi come se l'omicidio fosse stato compiuto da qualcun altro.

Il volume è impreziosito dalle folgoranti fotografie di Francesco Carbone che ferma la dinamica dei performers in scatti carichi di emozione e senso. Conclude questo viaggio una serie di materiali che includono la sopramenzionata intervista di Provvedini a Lucenti, i volti di Balletto Civile e la teatrografia della compagnia.

31 maggio 2015