martedì 17 maggio 2016

Adaptation and Dance Conference

Trinity House, Leicester.
Organizzata dal Centre of Adaptations, la Adaptation and Dance Conference, si è tenuta presso la Trinity House, De Montfort University, Leicester, Inghilterra, il 2 marzo 2016. Suo scopo era quello di aprire il dibattito sul tema e, come hanno sottolineato le due organizzatrici, Elinor Parsons e Hila Shachar, sottolineare come la danza si sia sempre occupata dell’adattamento. Il 2016, hanno proseguito, rappresenta un anno prolifico con i 400 anni dalla morte di Shakespeare e la ripresa di The Dream (ispirato a A Midsummer Night's Dream) di Frederick Ashton da parte del Birmingham Royal Ballet e la creazione di Jane Eyre da parte del Northern Ballet.

A Leicester ha fatto freddo, ha piovuto, nevicato e alla fine è uscito il sole, insomma il solito clima inglese. Trinity House è una bellissima struttura con stanze confortevoli, luminose e fornite di ogni strumentazione. La old chapel del complesso è stata particolarmente affascninante per il discorso di apertura e la tavola rotonda finale.
Apertura dei lavori.
Io ero nella sezione dedicata alla teoria, “Theorizing Adaptation & Dance”, moderato da Deborah Cartmell. È stato un panel stimolante con idee anche provocatorie, come quella che prospetta l'adattamento in danza privo di narrazione. Il mio intervento, “This Choreotext Which is Not One: On Dance Adaptation Theory”, a seguito di quello di Ramsay Burt e Giannandrea Poesio, ha analizzato lo status del coreotesto nell’ambito degli Adaptation Studies.

Altre sezioni hanno presentato prospettive significative, come quella dedicata alla questione culturale e politica, “Cultural & Political Contexts”, o della sperimentazione, “Experimental Practitioners”. La tavola rotonda finale ha messo insieme alcune delle questioni emerse durante la giornata, come la relazione fra coreografia e drammaturgia, il significato della ricezione e la cruciale importanza del contesto per ogni tipo di analisi riguardo l'adattamento in danza.

A fine conferenza c’è stato un breve aperitivo a cui è seguita una cena al ristorante indiano Kayal per continuare a parlare della conferenza in un’atmosfera più rilassante.

Una delle sezioni.


17 maggio 2016

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