giovedì 29 ottobre 2020

Carmen danza


Cosa significa danzare uno spirito libero? Quale tecnica si può utilizzare? L’esempio che viene in mente è la figura di Carmen, la gitana spagnola la cui sensualità porta gli uomini alla perdizione e il cui spirito indipendente la porta a sacrificare la propria vita per la libertà. Innamorato di lei, il soldato José va in carcere e uccide diventando un fuorilegge a causa sua. Ma Carmen è una donna libera e, di fronte a questo, José, geloso e possessivo, la uccide.

Carmen è nata dalla penna di Prosper Mérimée nel 1845 ed è interessante notare come il fatto che danzi è presente sin dalla novella. José le chiede esplicitamente di danzare per lui. Danzare è parte della sua abilità nel sedurre. La danza che caratterizza Carmen nella novella viene definita ‘romalis’, un tipo di danza gitana che si è poi trasformata in flamenco. Nel 1875 parte della storia viene ripresa da Georges Bizet nell’omonima opera e la danza figura soprattutto nell’aria che apre il secondo atto.

Nel momento in cui la storia viene adattata in danza, però, lo spirito stesso di Carmen, non solo la sua abilità nel sedurre, viene veicolato tramite differenti tecniche come la danza classica e il flamenco.

Per quanto riguarda la prima nel 1949 Roland Petit propone una versione che viene definita scandalosa per la parte dedicata alla scena d’amore fra José e Carmen. La sintesi narrativa è magistrale e il balletto, costituito da un unico atto in cinque scene, è caratterizzato da una Carmen che sembra più una diva da music-hall che una gitana di Spagna. Nonostante questo, in più di un’occasione, la coreografia presenta una versione originale della danza flamenca, per esempio con un zapateado [il battere ritmato dei piedi] eseguito sulle punte dalla carismatica Zizi Jeanmaire nei panni di Carmen. Di forte impatto lo scontro finale fra Carmen e José, dove i due ‘duellano’ a colpi di battements, salti e testa contro testa in un crescendo teso e ineluttabile.

Riguardo al secondo nel 1983 il film di Carlos Saura con coreografie di Antonio Gades segna uno spartiacque in quanto mette in discussione il mito di Carmen in sé, rivelandolo come costruzione culturale creata dal Romanticismo francese e perpetrata acriticamente da molti dei successivi adattamenti. Questo viene fatto attraverso l’escamotage della trama che vede il coreografo Antonio, interpretato da Gades stesso, alle prese con le prove della sua compagnia per allestire una versione flamenca di Carmen. Le danze di gruppo, quali quella tutta femminile della tabacalera, sono fenomenali come pure i passi a due e gli assoli. Inoltre lo stile essenziale e privo di enfasi di Gades permette una visione del flamenco che va aldilà degli stereotipi. Per Gades Carmen è una donna del popolo, una donna forte e indipendente e il suo flamenco forse rappresenta il modo migliore per esprimerlo.

Carmen danza e continuerà a danzare libera!

QUI si può ascoltare la puntata


Per approfondire:

Carmen, musica Georges Bizet (1875).

Carmen, cor. Roland Petit (1949).

Carmen, dir. Carlos Saura, cor. Antonio Gades (1983).

Mérimée, Prosper, Carmen [1845] (Milano: Mondadori, 2002).

Simonari, Rosella, “Bringing Carmen Back to Spain: Antonio Gades’s Flamenco Dance in Carlos Saura’s Choereofilm”, Dance Research, Vol 26, n. 2, Winter 2008, pp. 189-203.

 

29 ottobre 2020

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